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Il Re prega

Chapter 3 No.3

Word Count: 4494    |    Released on: 06/12/2017

dei pe

hessa come una cuciniera, una santa come una puledra, una cagnola o una damigella. Il nome di Bambina le era restato in seguito dell'abitudine di sua madre e di suo frate

ine. Se l'affezione rude e profonda dell'uomo non le sminuisce, essa dà loro forbitezza e calore, come i raggi dei Tropici che, non avendo disseccato un fiore, gli han dato il colorito, il profumo, lo splendore ad un grado supremo. Don Diego, orbo delle delizie e delle leziosaggini del mondo, aveva riportata tutta la sua tenerezza cumulata sulla testa

io. Le sue labbra rosse, pertanto, un po' rilevate agli angoli, un po' carnute davanti e ripiegate di fuori, annunziavano che la non era malaticcia e che non aveva la constituzione ascetica. Le sue grandi palpe

o o una Driade, un giovine collegiale o un paggio corrotto, avere l'impertinenza delle marchese di Boucher o la purità serafica delle madonne di Filippo Lippi. Ella aveva l'ovale allungato delle fisonomie delle madonne di Murillo,-il pittore che abbia meglio compreso ed espress

ro dato a credere che in questa fanciulla la volontà fosse assente, agghiadata forse, e ch'ella si lasciasse trascinare dalla corrente della vita, faticandosi di volere, ed anche di pensare. Ma il suo naso un po' all'insù, le sue narici piccole, rosee, eccessivamente mobili, le sue fiere sopracciglia arditamente arcate, quel filo impercettibile di bianca madreperla che separava le due labbra e denunziava dei dent

otto quell'abito indolente, proprio delle genti nulle, si annicchiano talvolta di quelle individualità strane che si

queste curiosità. Ed era singolare vedere questa giovinetta, mondando i legumi, filando il lino o ferruzzando una calza in faccia a quella testa austera di Don Diego lavorando a voce alta, interrogarlo, per esempio, cosa era quell'amore misterioso di Manfredi; che avrebbe fatto la duchessa di Maufrigneuse quando avrebbe divorato il suo ultimo amore per D'Artez; come la concezione del me poteva creare Iddio; quale era la teoria vera del valore; e lo chiamava a discutere seco lei la politica di Caterina dei Medici o di Castruccio Castracani; a giustificare Alessandro VI come essendo sta

a riflettere parlando alto secondo il suo costume, a discutere con sè stesso cosa gli restasse a fare. Egli vide, del primo colpo d'occhio, che bisognava uscire di quella vita materiale, indirizzita, nella quale aveva vegetato fino allora, e che bis

ovincia no

cupa il suo vano e vi si tiene, vi si bastiona, vi si radica, vi s

eatro egli poteva intraprender tutto. Egli era risoluto a non rinculare innanzi a checchessia. Da due o

coltava attentamente, fece sembiante di andare in busca d

aco, il solo individuo ch'egli stimasse, la famiglia del quale Bambina e lui visitassero

si lasciò fissarne il prezzo dal notaio. Il conte non volle spigolare dietro la sventura. Il notaio stimò largamente l'immobile cinquecento ducat

n si credeva

propagarono la novella. Tutto il borgo fu istrutto della partenza di Don

tutto, l'arciprete il primo, e dietro a lui i picco

postutto codest'uomo? Se i gesuiti vengono a ficcare così il naso nelle nostre case e gli occhi nelle nostre coscienz

spondevano alcu

fossero pan benedetto! che aveva sempre sulle labbra un ghigno di disprezzo per tut

o gitta un povero prete sul lastrico a crepare di fame, senza cause reali,

d'interrogarmi sulla condotta di questo ecclesiastico. Sua Eccellenza però ha

nque che v'è della

ancora. Egli sembra che in casa Don Diego Spani si passino delle cose…. Capperi! che non si dice di noi altri

ittando il mozzicone del suo sigaro. Con

averio, i gatti affamati mangiare i

ggiata che provocava l'indignazione di quegli uomini? Oibò! Era la gelosia, era l'invidia: che fortunato ribaldo l'amante di quella giovine beltà! Ognuno nondimanco si credette in obbligo di andargli a fare una visita di condoglianza. Quel bellimbusto andava a Napoli. Non si sa c

mille commenti a tirare dal suo viso, dal suo portamento, dalla sua persona, e giudicare di là della verità dell'accusa? Una processione di visite si aperse allora verso la cas

n restituì a

chicchessia,-ciò che accrebbe i sospetti. Ma il fratello e la sorel

ina preparava i

una veste. Perocchè la povera creatura non si era vestita fin lì che del panno turchino fabbricato da lei, come tutte le altre figlie del popolo. La cameriera della contessa cuciva quella bella gonna di merinos azzurro, la quale p

era, del lardo, del cacio, la coltre, le lenzuola. Essi avvolsero pure i loro due materassi tra due tavole di abete, che appoggiate su due Cavalletti formavano lettiera; i cuscini, la tela dei pagli

di cristallo, quello specchietto, quella pezzuola di seta, quelle fibbie di acciaro per le scarpe del prete, per la cintura della ragazza. Ecco il ferro a spianare del babbo,-le armi di famiglia! Ah! ecco il filatoio della madre…. ed i suoi orecchini d'argento, ricevuti il dì degli sponsali…. ed il telaio ove ella aveva tessuto p

uesto disordine, queste ruine li ambasciavano. Tutto era polvere. Si perdeva il ritmo della vita. Confondendo tutti quegli oggetti, si disord

to un lembo della vita. E' si perdevano in questa Pompeia di cenci! Non sapevano a che toccare pel primo. Si confondevano nella scelta. Tutto par

e. Potrei aver la gotta. Avrò forse a camminar tan

letta ad acqua santa, che era al capezz

volto di carte che io cela

na con un segno d'intelligenza

i lì dentro: un giorn

enticare il pacchetto

tteva più guasti, ed assiso sulle lacche, allungava la testa con tristezza sulle ginocchia del fratello e della sorella. Il solo essere ingrato o noncurante della casa, era il maiale. E nonpertanto era desso che era stato il più colmo di attenzioni…. interessate. Se la Bambina negligeva un tantino la dose o la qualità delle sue pietanze, Marco grugniva, brontolava, s'impazientava pure, ed andava a rovesciar la pentola, tirava per la gonna la padroncina e

ll'albergo e fermò due posti d'interiore nella carrozzaccia squinternata che faceva il servizio da Lauria a Salerno.

veva fatti pregar pure di attendere a dormire in casa sua, lì, nel borgo superiore, vicino all'albergo. Don Diego lo ringraziò. Il fratello e la sorella, vestiti, c

a traverso i vetri delle

un po' madida, le braccia bellamente curvate sotto la testa, le sue grandi palpebre abbassate…. e' si sentì rimescolare il cuore. Una lagrima cadde sulla sua mano. E' s'inginocchiò e cercò nella sua memoria una preghiera per benedirla. Poi uscì. Accese il fuoco,-l'ultimo che doveva riscal

ortarono ai pellegrini il cioccolatte dell'asciolvere. Don Diego

o e si cioncò il cioccolatte, mentre i famigliari del conte p

e restava al suo posto. Il conte gli fece passare un collare per condurselo a casa. Bisognò trascinarlo, strangolarlo, prenderlo in braccio per dis

a soglia, le sue lagrime esplosero, il singhiozzo la soffocò. Si sentì annichilita. Le parve mettere il piede sul vuoto e rotolar nell'abisso. Il conte le prese paternamente la mano, le diede il braccio, e la tolse via da quella porta ove la era caduta a

ota, al P. Giuseppe da Saponara, che ne conosce già il destino ulteriore o che gli sarà comunicato a suo tempo da Ca

ia cura

i in tempi

lì nel veico

un giovane di Gerace, che era stato condannato a morte per delitto politico. La povera madre an

, compito, avendo un fratello capo di ripartimento al ministero del Culto, disgustato delle sue funzioni, agendo mal

nel suo canticello, pallida come morta, sentendosi morire, e provò di dormire. Si apersero tutti gli sportelli per darle aria. La signora calabrese se l

suo posto a Bambina, ed un cappuccino, occupavano la p

! Il prezzo dei desinari fu discreto. Si ottennero lenzuola nette ai letti, una tovaglia senza chiazze a tavola, dei maccheroni cotti al punto. Le serve spinsero la deferenza verso la cocolla e verso l'uniforme fino a mettere una camicia di bucato, quantunque non si fosse che al venerdì e ne avessero già messa una la domenica.

il monte Sireno vicino Lagonegro, che ammantellato interamente di neve, sembrava nondimanco come a scorruccio. Se il cappuccino non avesse intonato di tempo in tempo un Dominus vobiscum! con una bella voce di basso, se il cocchiere non avesse di tempo in tempo zufolato e canticchiato una strofa della canzone Gr

dell'Oceano. La nebbia copriva la pianura di Diano, ed il vento

o ancora di una tappa alla meta delle loro speranze. Pochi alberi nella campagna.

fondi la strangolassero anche quando i suoi occhi erano asciutti. La parola di questa povera madre gettò il terrore tra i viaggiatori. Lo stesso francescano si tacque e spor

un tratto, chiuse di autorità gli sportel

tano volle sottrarre alla vista della povera madre quelle teste di condannati. Ei si curò poco di orbare i viaggiatori dello spettacolo di quel ponte monumentale, uno dei più belli d'Europa, che con

elle

e sono i

anca però, riprese

cosa,

tua

risparmiato allo Stato tre quarti della somma. Ma egli avrebbe altresì guadagnato di m

rno abbarbagliava. Il Sele travolgeva flutti torbidi e corrucciati. La foresta di Persano, caccia reale, sembrava un'immensa macchia nera nel mezzo del piano, ove degli olivi grossi come querce secolari, screpolati, fessi, attortigliati, mutilati c

role a suo fratello per raccomandargli Don Diego. E grazie a lui, il calesse che doveva condurre i viag

stanze in cui il de

occhiere depositò le sue vittime

di Sanza stringeva la m

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