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Sorella di Messalina

Chapter 2 No.2

Word Count: 658    |    Released on: 06/12/2017

lo all'indomani in un salotto crepuscolare tappezzato di raso ar

Alberto che sentiva già di essere un

i in una piccola tazza di giada un fluido rosato,

Che bel nome

le donne che sono sempre Maria, o Cecilia, o Caterina per tutti gli uomini indistintamente! Che banal

nche più misteriosi che fluivano per lui dall'anfora di giada e dagli occhi chiari della dama, s

li uomini e sulle cose, teorie che erano-o ad

avanti e poggiando il gomito sul ginocchio-con

o momento, come tacciono le attrici sulla scena. Poi, alzando gli occhi in cu

e la mort

a cosa eterna e terr

Alberto ostenta

detesto che si rida delle cose gravi. E l'amore è una cosa grave; l'amore è una cosa tragic

che termini?-az

aettò con

inare, ridere, scordare... o peggio! ricordare!... Ah!-e la signora rabbrividì,-è un pensiero mostruoso, abominevole.-Abbassò la voce e fissò nel giovane quei suoi occhi chiari, quasi

trattenere il sorriso.-Voi dunque, fareste

strano, senza rispondere, e Alberto ripe

che un uomo che vi

e lei con voce profonda,-non

orrise a questa ma

sclamò.-Quale tr

'io non parlo nè della tenerezza, nè dell'amicizia, nè dell'affetto; parlo dell'amore: di questa cosa crude

tate. D'altronde, era in tutto bizzarra la sua nuova conosc

e non sarebbe tornato più. Già, aveva molto da fare: doveva finire la Madonna per la chiesa di Laghet, e il ritratto della baronessa Ferrari; e poi quello dell'ex

o, Ra

io!...

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