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Ahasvero nell'Isola del Diavolo

Ahasvero nell'Isola del Diavolo

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Chapter 1 - La Francia dal 1840 al 1848 e la Francia nel 1898.

Word Count: 1440    |    Released on: 06/12/2017

grande per intelletto, più grande per nobiltà di cuore, ti spegnevi nella tua casa ospitale di Asnières, detta il ritiro del filosofo, c

futura, a dogma della religione universale; le bandiva nelle fratellanze segrete, ed esse divennero per noi, insieme con quella d'indipendenza nazionale, la fede nuova, la quale infiammava il nostro cuore, il vincol

e vincolo di sacramento ci stringevano in una stessa famiglia, nei ritrovi palesi o fra le fratellanza segrete, giuravamo di consacrare la vita nostra al loro trionfo non solo in Francia, ma in ogni parte d'Europa. A quei tempi non esistevano differenze fra nazioni, e nazioni; eravamo Italiani, Svizzeri, Polacchi, Ungheresi, Tedeschi, Russi, tutti come un popolo solo, una famiglia; non pregiudizio di culto e di classe, ma Protestanti, Ebrei, Cattolici, Sismatici, tutti stretti in un fascio,

ogni illegalità ed ingiustizia, non solo una protesta, ma suscitava una falange di generosi per combattere e rivendicare il giusto diritto conculcato. Non

Veuillot stesso, accettavano i principii fondamentali della rivoluzione, i quali costituivano la nuova Francia, fondavano su di essi i loro giudiz?, le loro dottrine. Chi avrebbe sognato allora di diseppellire i pregiudiz?, le mostruosità dell'evo medio? Chi avrebbe mai immaginato pure di distinguere il cattolico dal p

peso del disprezzo e della indignazione di ogni classe di cittadini, dall'aristocrazia del quartiere di S. Germano, al più umile operaio del Borgo di S. Antonio. Un processo, come quello di Dreyfus, sotto il regime degli Orléans o sotto quell

. Essa ha liberato la personalità umana da ogni considerazione di natali, di credenze religiose, di classi; ha proclamata in faccia all'Universo i diritti dell'uomo, ha coronato l'individuo dei suoi diritti inviolabili, ha proclamata la legge, non di una nazione, nè di una razza, ma di tutta la specie umana. Ed ora questa Francia rinnegherebbe quel che ha affermato, proclamato in faccia al mondo, tradirebbe sè e la causa dell'umanità? Ecco il dubbio che agita, commuove e addolora l'Europa: se la Francia diserta il suo posto di sentinella avanzata della civiltà, di cavaliere d'ogni diritto, di custode della giustizia, chi scenderà nel campo a sostituirla? Se essa si unisce, s'imbranca a quanto vi ha di pi

gettato ai piedi d'una sciabola e di un cavallo, staffiere in cerca di un paladino qualunque, armato della sciabola o dell'aspersorio. Per le scene di umiliazione e di dedizione, colle quali essa si è gettata ai piedi dello Czar; poteva pure farsene un alleato, ma con quella dignità e quel decoro, ch

e protesta, è l'affare di Dreyfus. Perocchè omai il senso di giustizia è così vivo e profondo nel mondo civ

anto altri tenti, si adoperi per addensare le tenebre intorno ad esso, la luce è pene

essero spingere la vittima disignata entro il trabocchetto preparato, ivi l'accusato, vittim

lvolta hanno una voce, anche i lamenti dei se

cratica, dall'albagia dei militari, dai raggiri dell'ipocrisia o della paura di giudici ignari o prezzolati, o di giurati atterriti, tutto il mondo civile a

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