Storia comparata degli usi nuziali in Italia e presso gli altri popoli indo-europei
vestiti
per tal giorno, pigliarne ad imprestito, come sappiamo che avveniva alle antiche spose veneziane; ?esse non arrossivano, scrive la signora Renier Michel[287], di prendere in prestanza, per quel dì, li fregi, e sino la corona d'oro che lor ven
o alla sposa una cuffia, con nastro di seta rosa, mentre le non maritate cercano impedirlo. In Piemonte[289] la nuova sposa porta una cuffia a piume, in Corsica una cuffia bianca arricciata[290], a Castelnuovo Magra in Lunigiana una rete di seta rossa[291] con nappe rosse pendenti, e sopra la rete, da una parte, un piccolissimo e grazioso cappellino di paglia, dall'altra ricche ciocche di fiori, particolarmente garofani. Talora, oltre la cuffia, occorre ancora un fazzoletto o un velo,
torno al collo, e la collana de' così detti dorini (che sono ghiandette d'oro, vuoto o pieno, a più o meno giri, secondo la dote della sposa) onde esse medesime fanno la loro massima pompa, e le granat
Ortonuovo in Lunigiana, ove la sposa porta una gonnella di panno nero con busto guernito di rosso allacciato sul davanti con una stringa rossa. Vuolsi poi notare come in Italia, dopo l
tro, o cintura, per lo più di color rosso; un tal nastr
ze, ora bianche, ora rosse; le scarpe ora rosse ad
. Vivendo a lungo, vestiti di questo. Con quell'attrattiva che è ne' dadi e nelle bevande spiritose, con quell'attrattiva che si trova ne' figli, con quell'attratt
esso simbolo che di sopra ho accennato. Attorno al cappello, al braccio, alla vita, alle calze, alle scarpe splendono nastri rossi;