Amore bendato
ore si confida
il silenzio ed il suono, la tenebra e la luce sembrano stare insieme, to
ve doveva prorompere in tutta la sua sonorità sul vecchio ippocastano del giardino; qualche piccolo concertista impaziente provava a gola spiegata i gorgheggi più diffic
iare molto docile e molto taciturno), ma per mancanza di direzione certa, abbandonò quasi subito
posava mai ala di nibbio; l'ippocastano era un conservatorio che dava le più belle vocette ed i migliori canto
nquiete le passavano rasente fino quasi a toccarla colle ali, mandando un grido di saluto, in cui entrava un po' di paura. La giovine donna aveva quell'acutezza di senso delle nature fantastiche e nervose; a lei le conversazioni dei passeri parevano sempre piene di attrattiva, era persuasa che le rondini n
e nuove, accenti ignorati, e quando lo stornello, appollaiato sull'ultimo ramo dell'ippocastano, incominciò un canto che si staccava su tutte le voci, le parve che a lei sola si rivolgesse e che avesse a dirle qualche cosa imp
na, nel vano della finestra, di cui erano state chiuse le imposte; balzò in piedi si stropi
io dormiva, chi mai? Leonardo; O
obile a fantasticar
ne del mio letto, ed è entrato pian piano per non svegliarmi, mi ha vista addormentata sul seggiolone, si è accostato, ha chiuso adagino la fi
li pareva curiosissimo in quegli atti, e pensava: -Qual gioia se fosse un altro, amante e riamato, pe
. Ci pensò ancora, prima di conchiudere con un sospiro; poi si lasciò cadere sopra una poltronc
ecchio cameriere che il padrone si era svegliato. La testa canuta di Bortolo non entrò sola; la
ndo alla camera un giovane pallido e bruno si era tirato mezzo il corpo fuor delle coltri, portando una mano agli occhi e facendo cenno coll'altra a Bortolo perchè non aprisse tan
il visitatore con una voce dolce e care
ate le sei,
erto; segno che hai dormito poco e mal
e sul letto, guardò qua e là, e non rispos
ling
uori la lingua
ifluo,-hai un organismo che fa miracoli di resistenza, ma finirà col
alato, il dottore andò ad aprire la
te nessun modo d'impedire lo sviluppo d'un m
pe
elle pun
o.
egli a
o.
pio qualc
i secchi! Lasciami dunque in pace. Questa
soliti guai
gnerà che ci pensi sul serio, e ti assicuro che faccio una fatica
ce tua
che lo studiassimo insieme per imparare come ha disposto la legge quando due non possono andare d'accor
re abbozzò un so
che vorresti dire, che tutti i cattivi mariti non parlano diversamente... m
ei piedi, e si lasciò ricadere sui cal
ola, tirandosele fino sotto il naso. Quell'atto di supremo accasciamento fe' balenare u
ace solo cenare, perchè in generale sono creature allegre e d'una ignoranza e d'un appetito che mettono di buon umore; non giuoco, non mi ubbriaco, non faccio debiti. Se mi guardo d'attorno, vedo il conte A... che mantiene una corista, il signor B... che si fa mantenere da un vecchio sopra
faceva di sì col capo, tirò un lungo sospiro, si v
più i miei amici da scapolo, che avessi paura dei gonnellini delle ballerine, che andassi in teatro solo per accompagnarvi lei, che la conducessi a spasso e nelle buone famiglie e che stessimo a sbadigliare a quattrocchi tutto il giorno quanto è lungo... e tu sai quanto è lungo! Mi provai a persuaderla e sulle prime sperai di ricavarne qualche frutto.... ?Disgraziata! non sai che è la tomba del nostro amore che tu vuoi scavare con queste male abitudini? Lasciami fare a modo mio, e non mi pentirò mai di aver preso moglie, e mi piacerai sempre, e ti amerò in eterno; hai una posizione, una famiglia; sei una donna collocata, come si dice, puoi ricevere, dar delle veglie; divertiti come
re qualche cosa, ma l'amico dottore non discuteva mai le opinioni degli altri senza un qualche gravissimo interesse, ed aveva in ciò le sue ragioni filosofiche; onde Leonardo, che aveva
e, che so io, ecco i mariti modelli! Dio del cielo! La cosa difficile! Date otto giorni di vacanza all'impiegato, tre feste di seguito al bottegaio, un piccolo fallimento che costringa a quindici giorni di ozio un negoziante, e se costoro non fanno dare in is
imbrogliò la frase di Leonardo, il qual
u se ho
per modo che non vi può essere dubbio... hai ragione... è la natura genuina, è il t
cirsi alle sottane della moglie! Non bisogna esagerare la virtù di quei quattro articoli del codice che vi legge il Sindaco o l'Assessore; sono quattro buoni articoli, ma non possono far miracoli; il giorno dopo che si è cessato di essere scapoli, in fondo si è rimasti quello che si era la vigilia. Molti credono il contrario e si illudono e fanno la propria e l'altrui infelicità; io non l'ho cred
e e due le mani fuori del letto come eccitando il dottor Ag
ettato invano i consigli del suo amico medico, si determinò a levarsi da lett
gione-uscì a dire Leonardo arrestandosi d
il capo e disse
chè parli tu, la r
tendi d
le sue argoment
tropp
in buon
a senso
ione anche lei; avete ragione tutti e due; sono i nervi,
tue teoriche, n
o sulla barra che non approda a nulla. Tu non sei padrone ora di pensare diversamente da quello che pensi; date le tue condizioni fisiche, dato l'equilibrio momentaneo delle tua facoltà,
cons
solvere nu
are, bisticci, ieri l'altro idem; e indietro e indietro sempre bisticci e sce
ito di vestirsi e
Agenore,-spicciati, i
badatamente il cappello e lo
veder piangere una donna.... Ernesta poi... a cui voglio bene.... Ah! mi viene un'idea; è la mattina delle idee... ma questa è eccellente.... Ecco, Agenore, ci vai tu da mia moglie, te le pre
so dis
e ne andrò a viaggiare, e quando ella vorrà andare in campagna od ai bagni io starò in c
va
o; servigi come questo non si dimenticano.... conta sulla mia gratitudine... io corro perchè è la una
guardandosi intorno per paura di incontrarsi colla sposa; quando fu sul pia