I misteri del processo Monti e Tognetti
ppe M
leggermente abbronzato dalle abitudini del lavoro; si leggeva ne' suoi lineamenti la bontà del carattere, accoppiata a quell'energia c
chitetto. Eppure, modesto per natura, egli si era mantenuto nell'umiltà della sua condizione. Non essendo ingordo di danaro, non si era mai lanciato in quelle temerarie speculazioni di appalti, che spesso arricchiscono in breve ora i capi-maestri. Eras
, che investe l'uomo che ha lavorato quanto deve. Egli stava al
ssione; li depose entrando: si avanzò verso
mò. Ho una fame indiav
i ragazzi
ose la voce argenti
bbo, tenendo per mano un ragaz
l'altro, li prese sulle ginocchia, l
i ritorna dal lavoro
liu
attendeva con Teresa a
picc
la che dorme, ri
inestra
poco; a
te; non vi aveva veduto. E tu non parli quest'oggi, Teresa? Che cos'è?
rio niente, r
ando ritorno a casa dal lavoro. Sentiamo, Teresa; t
na visita di malaug
isse pia
esclamò l'altra. Infin dei c
tato dunque
are con Lucia, e ha cominciato a infinocchiare tante e poi tante bubbo
esclamò Mont
nse il povero prete, fa
ima! se lo trovavo
Teresa, che lo ab
esclam
n Om
fatta una bella cosa. Mo
che
rvi ar
: poi prese per mano il pretuccio tutto
iustizie, delle violenze, dei soprusi? Non sapete, che non p
o? esclamaro
e la coccarda nell'angolo, do
estra in tavola, e Teresa metteva i
a famiglia, e mentre la moglie scodell
erfidia e della ipocrisia. Non più preti sovrani! non pi
va ormai più che contegno
ro
passando nel
birri e dalle spie, di tremare continuamente per la nostra vita, per la nostra libertà, per l'onore delle nostre donne!... Santo Iddio! che non debba venire il momento della giustizi
porta di strada. Te
ella romana: il suo sguardo si era incontrato
o! Avanti! esc
estò un poco co
e di trovar
icò Lucia. Tra noi no
oggiunse Monti. Vieni a m
visibilmente imbarazzato.
la p
no burlesco di sdegno. Non dice nemmeno una parola a
nava una sedia. Ma Tog
ho un affare di grand
o chiamò Mont
noi? esclamò la vivace Tere
e si ritrasse in un canto
guì con gua
ti a bassa voce; abbiamo bisogno di te.
Monti. Vengo
a io, per non dare so
o verrò fra
aspe
ov
nte R
be
n vista, ma pure avea sulla fronte un'ombra tenuissima di
disse forte Tognetti.
saluto.
Lucia. Bevete almeno
ho un affare...
giovane s
ringe nemmeno la m
agione
etti strinse con forza la
esso per ricompensa mi fai
dd
arola! Si dic
e a ri
è anch'essa la piccola Paoli
e con un ultimo
pensoso: quell'ombra leggera della sua
? chiese Lucia
ul
n mang
ure che mangio
etano ti ha turb
nuto a dirti?
armi... così... che c'è un l
ato da parte? perchè ti ha
! è proprio mat
nni; mi nascon
ando a queste follie.
ov
? Devo ben ritornare dopo il desinare: non faccio cos
fece lo stesso. Ormai il sospetto si
to, tu mi nasco
ati. Non vedi come io stesso sono tr
llontanando dolcemente
Lucia con accento risoluto. Tu vai ad e
te cose? Lasciami, L
amente: ma giunto sul limitare della porta, un improvviso pensiero lo assalse,
sclamò, e li c
cia i suoi figli. Monti sapeva che andava incontro a un pericolo
si mescolarono
hé piangi? c
non è
unque è vero; io non m'inganno:
, miei
lo, figliuoli.
uc
rma
parono alle sue ginocchia. Monti si staccò rapidamente da quel
ra le braccia di
e presentimento m
Non sarà nulla; finalmente p
ianto nel bacia
erti momenti di com
terribile deve accader
gendo, si strinse al se