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Il Benefattore

Chapter 5 No.5

Word Count: 770    |    Released on: 06/12/2017

l cancello per dar loro il saluto del paese di cui diventavano, più che ospiti, cittadine, e presentar loro tre bei mazzi di

nore che forse non sapevano una parola d'italiano, come essi ignoravano l'inglese. Avrebbe servito da interprete il marito. In ogni caso, si sarebbero fatti intendere coi gesti; e avevano riso antic

onosciutili da lontano, aveva sùbito ord

rlando col dottor Medulla, si esprimeva in un italiano che conservava appena qualche inflessione di accento straniero. Soltanto la cognata era rimasta zitta, salutando e ringr

questa incantevole isola, e fin ne parla il dialetto; e cittadine di Settefonti, come ella dice,

rriso che le scintillava su le labbra e negli occhi, si sco

che piacere mi hanno fatto-soggiunse rivolto al Sindaco e all'Assessore, e aiutandoli a sal

ozze presero la salita, a gara, tra alleg

are il factotum dell'inglese), che il segno degli evviva a una ventina di contadini sch

la prima a pr

u. E le baciò la mano, quantunque mis

ccio, ella lo aveva trascinato fuori, per godere que

o d'un azzurro argentato, sparso di rare nuvolette, dietro alle quali tremolavano smorte le stelle vinte dal lume lunare. Un gran stormire di fronde si levava di tratto in tratto, simile a respiro della vallata. Laggiù, per lo stradone, si u

o'. Non sono stanca, non ho sonno... A che pen

e, impiegando qui tutta la nostra fortuna. La

sto momento?-lo rimproverò la

emo felici!-E le tue p

er

endere che tu sarai sempre una stranie

bab

ppe, per

uesto suono di c

foco di Settefonti. Fra mezz'

ndeva con più lunghi intervalli, quasi la vallata si addormentasse anch'essa come quei di lassù, a S

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