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Le notti degli emigrati a Londra

Le notti degli emigrati a Londra

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Chapter 1 

Word Count: 2392    |    Released on: 06/12/2017

n oso più nominare il villaggio ove nacqui. Ciò che è una gloria ed

e, come pure quella lista di terra che si stende lungo tutto l?impero del sultano fino all?Adriatico, formano i Confini militari, dove, sotto la dominazione dell?Austria, tutti gli uomini sono soldati. L?amministrazione è militare. Il regime quello del reggimento. Il colono non possiede il terreno che lavora; ne gode l?usufrutto soltanto. La terra paterna passa di diritto al figlio, il quale prende

a molto, aveva un alto sentimento della dignità dell?uomo, qualunque sia il mestiere che esercita, ed un grande orgoglio per la sua origine, malgrado la sua povertà. Egli amava sua moglie, come amano i vecchi vigorosi che non sono c

el nostro povero Eden. Il se

iamava il colonnello

ma suo marito, non gli parvero ostacoli. Quel trapezio sgraziato e deforme pretese d?essere amato. Egli impose il suo amore con delle atroci minaccie. Perseguitò, spaventò quella povera donna. Che fare? Stanca delle umiliazioni che soffriva, temendo una dis

mì. Egli giudicò

iava ad andare al campo, io alla scuola. Appo i protes

? domandò timid

la questione. Ella vedeva il pensiero del suo o

sera.... Io parto in via

noi la donna è un oggetto amato, rispettato, ma inferiore all?uomo. è la gioja, ma non il consiglio della famiglia. è un?utilità. è l?amore, ma non il giudizio e

mo. Mia madre disse nel villaggio ch?er

l meno possibile, poichè l?odor di pipa non lo precedette, non l?annunziò avanti di entrare. Portava un paniere di provvisioni del pranzo. Le sue gambe, singolarmente contorte, barcollavano. Beveva già coll?imaginazione alla coppa della voluttà di cui veniva in busca. Entrò ridendo, a braccia aperte, attendendo che mia madre vi si

he chiudeva la p

ddero le braccia. Non contava proprio sop

tremità del villaggio. Non c?erano vicini. Delle colline sovrapposte una all?altra, sfrangiavano sull?orizzonte azzurro. Era il mese di maggio

la costruzione del suo nido. Mio padre aprì un vecchio cassettone, vicino al cammino, e ne cavò due spade, due sciabole e due pistole. Le spade erano due fioretti che servivano per le mie lezioni di scherma, e ch?egli nella giornata aveva aguzza

; vi faccio l?onore di battervi con me, e vi lascio i

un colosso, inflessibile, solenne come il diritto. Si guardò intorno: nessuno scampo. Fissò il suo sguardo sullo sg

ato e minacciato il vostro colonnello. Il Consiglio di guerra vi condannerà a morte. Io vi farò

ete ciò che potrete. Per ora fate c

ore. Voi che avete servito vent

ò costretto di battervi

rendere codesti schiaffi dal car

tta ed a sinistra sotto la possente mano dell?oltraggiato. E? credeva cavarsela con quella correzione, e guardava dal lato della porta. Ma mio padre aveva tutto previsto. Conosceva l?uomo. Fece qui

e appiccarmi?

si fare di lui, si trovò i due polsi solidamente legati, i piedi strettamente avvinti alle cavicchie, mani e piedi legati dietro la schiena, in maniera che il trapezio era divenuto oramai un gomitolo.

fu l?ultimo grido che gettò colu

ve cuoceva lentamente un pollo tagliato a pezzi entro un?eccellente salsa rossa. Cenammo, come se nulla fosse accaduto. Poi, al solito,

ti. Durante questo tempo, porterai ogni giorno un pezzo di pane di una libbra, e una brocca d?acqua, a quel cane lì abbasso. Quando tu e tuo fratello sarete partiti alla vostr

a per dei secoli, da quel villaggio ove mio padre era stimato da tutti e benedetto dai poveri. L?ultimo suono che per

dovevamo pi

ò che a

ella cantina. Finalmente il terzo giorno ella discese, per obbedire agli ordini di suo marito. Il colonnello non era riuscito a slegarsi. Ma la corda penetrava nella carne ai polsi e martorizzava terribilmente le cavicchie. Sembrava talmente esausto, che udendo avvicinarsi mia m

ate e

are i piedi e le mani, aveva roso la cravatta e intaccato la carne. La respirazione sembrava soffocata. Mia madre n?ebbe pietà. Essa prendeva nella sua tasca un piccolo coltello per recidere quella corda, allorchè senti afferrare la sua mano. Due terribili file di denti l?azzannarono, la serrarono, frangendola fino alle ossa nella loro morsicatura. Mia madre gettò un grido. Il col

la poco dianzi, e ora così atrocemente e spaventevol

ario si presentò per fare una visita nella nostra casa, come aveva fatto in altre. La vista di mia madre, le grida soffocate che uscivano dal sotterraneo denunziarono l?opera del padre

sieduto la Corte marzia

, e si prometteva un premio a chi lo denunzias

Era io che dovevo con

ara. Mio padre mi aveva lasciato presso un cugino della mia vera madre, la sua prima moglie, su

tardi Rosza Sandor comandò ad uno squadrone di volontarii, i suoi ussari, che servirono la rivoluzione fedelmente, ma con troppe collere. Rosza Sandor teneva la campagna ancora nel 1856, malgrado la ricompensa promessa dall?Austria di 10,000 fiorini a chi

ese il nome

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