icon 0
icon TOP UP
rightIcon
icon Reading History
rightIcon
icon Log out
rightIcon
icon Get the APP
rightIcon

Memorie del Presbiterio

Chapter 9 No.9

Word Count: 1751    |    Released on: 06/12/2017

sedere alla sua destra; uno dei due preti che avevo intraveduto alla messa

il gusto dei diminutivi) ai fornelli. A volte, era egli stesso che compariva dalla cucina con un piatto fumante che poneva davanti al secondo prete, il quale stava a capo

gli un po' di cotesto, ma, p

uno che, fatto il proprio dovere, lascia altr

schiavi incaricati di squarciare gli agnelli nei banchetti omerici. Egli si tirava d'impiccio con una rapidità prodigiosa. Le sue braccia colossali passava

bile effetto della sua eccezionale struttura. Ei non poteva guardar da vicino al dissotto di sè stesso; il volume del collo ne lo impediva; la sua piccola testa era inchiodata su quell'enorme piedestallo nella direzione degli astri e dello specchietto dell'organo, ed era con grandissimo stento e ancora allontanando il piatto verso il centro del tavolo

tanto tempo per decidersi fra un polpastrell

alle spalle, e, guidatagli la mano, gli infilzava sulla forchetta il boccone migliore. Il pretaccio, che forse lo aveva da gran tempo adocc

'io abbia parl

Luigi, chi mai

, su quei lineamenti fatti per la sereni

nuovo arrivato e come cittadino, ne dovetti naturalmente far le s

i talento e a cui i superiori preconizzavano una carriera delle

occhi? Non lo ho m

iovine di tanto talento

magin

so è almeno almeno

beni

uardò più che con aria

icciuola malata mi chiedeva se i cori della cattedra

signor Pr

sola, da ragazzo, all'epoca dell'ingresso d

e dell'altro sesso; rari sì, ma

a sotto i

ali non ape

dità, un certo coso incoloro, insipido, insignificante (ed altre negative in in), d

bri. Lo splendore vago e malinconico del suo sguardo parea cercasse qualche cosa che non era presente, una memoria lon

ripiegando i tovaglioli, quando Baccio entrò con una

ido sguardo in alto, che mi colpirono. Poi, puntellandosi

lo passare n

artenza del curato; l'imbar

, come uno che cerca di sviare da sè l'attenzione, era andato a collocarsi presso la porta da cui era uscito don Luigi e origliava. Solo don Gaudenzio, disteso ancora tranquill

tti gli sportelli delle finestre erano chiusi; e non si udiva che il burrichìo degli insetti che s

e ombroso che correa parallelo a quello in cui mi ero posto; e vedevo tra il fogliame la sua faccia diafana e

ia, inconscio di sè e degli altri, doveva essere oggetto di meraviglia l'aspetto di un giovane della stessa sua età, fiorente, robusto, pieno di vita, libero come l'aria, che era giunto da lontano, dalle città portentose, che parlava nuove e edificanti parole d'arte e di progresso, e che il curato, il venera

ui, e, nell'ansietà in cui ero per quanto accadeva in quel momento nel gabinetto, pensai che facendomi amico quel piccolo ammirator

ndirizzai quindi a lui, che parve tr

del villaggi

recciò le mani, si pose a girare le dita come se numerasse

nore, r

e qui, c

in casa del s

ete suo

a è lui che mi man

gli mi seguì, ma restand

a famiglia,

a; rispose tristamente il chierico; sono

l ba

onosciuto; non

almeno il

sign

ate? Dissi, fissandog

occhi nel pronunciare quelle parole, e, rialzandoli tosto,

voce terribile del sindaco squarciò l'aria tiepida e tranquilla, come lo scroscio di un torrente che

documenti; i miei valgono meglio. E, corpo di mille Sat

ioni del sindaco, venivano intercalate dal

, ma me ne ricordo; e il coltello pel manico adesso l'ho io..... Quando penso che mi avete fatto ubbidire come un agnellino, e che ne porto ancora le conseguenze.....

cura minaccia. Dopo non udii che un siamo intesi, m

to la vite, dirigendosi al sen

imo parve voler sprof

olle persone che non conosci! Dio ti maledica, cretino da galera; avanti, a cas

lo sollevò dal suolo, e lo p

recedette, ed uscì dalla porticina tutt

Claim Your Bonus at the APP

Open