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Gioia!

Chapter 2 A.

Word Count: 3406    |    Released on: 04/12/2017

L

la sua partenza! Non ho trovato nulla nel mio cuore selvatico, nella mia gola inaridi

potessero essere delle crea

conosciut

n parla, canta. Non cammina,

finora rinchiuso in un sepolcreto di fam

gentil

rmetterei di offrirle il modello di una mia nuova statua

lche giorno il progettato viaggio

alea

L

vince chi fugge, E ch

co

rta. Il clima di ques

da ogni

na Al

L

o!...

vi

part

dr

L

dr

pa

vi

A

L

ata, mia

i sta

ti verrò

a vita e

dr

L

vino a

asp

vi

L

... Gi

tra parola n

altro no

dr

L

ado tra la gente come in un sogno, estatica

vi

L

vi

n mondo popolato di fanta

sento al mio collo la stretta delle tue mani, sento la fragranza del tuo respiro

L

dr

lla all'infuori di te può entrare in me o nel mio spirito. Posseduta in un senso quasi innatur

l momento in cui ti ritrovo mi

vi

L

tasi che si sprigiona da te? Ed io credevo che l'amore nella donna fosse una passione fosca e malinconic

L

me la mia letizia, la mia insensata, irragionevole giocondità?... Ed io c

uale sono - folle frivola felice? Sorridere e ridere, d

L

di, ridi

sultanza, questa fresca fe

dr

RI

L

, vicino a lui e alle sue sublimi opere d'arte. Beate, ah! beate quelle donne m

eata da lui, che aspetta d'essere dal

L

nattesa: il Comitato

re la ?Rassegnazione

te

L

ano obliqui sotto alle ciglia lunghe, che ne provo un senso quasi di vert

mento dell'infinito.... o del nulla; com

dile

ora ti

vi

L

. Mi pareva meno gaia e

r m

ò st

dr

L

gimento? questa inquie

e di non poter parlar più. La gola mi s

e quando sono con lui non ho voglia che d

L

o di eseguire una targa. Ha visto il modello di ?

termi

plo, la scruto; as

lta mi sembra che Viviana all

ezza

pirato. Così, anche da lontano, sento

u

dr

L

tutt'oggi n

nde e si spegne; io sono qui

e, macabre nella loro fissità; terribili e contronatura perchè

il suo lavoro lo assorbe,

ore! L'Arte! la nemica della d

ssi questo, non m

r m

la Donna migliore di tutte. Essa non ti tradirà e

ani,

vi

L

te

ciò che tu d

da tutte le altre donne. è per questo

tacco dal mio lav

u

dr

L

ia sembra basata sul contrattempo, come le note sincopate dei ?rag-times? o delle Danze Ungheresi di Brahms: quando l'uno

a, non appena ama, vuole il parossismo

ui, ecco svanire la mia gaiezza, spegnersi la mia giocondità ed io non sono più quella che egli ha amato. Sono cupa, fosca, esig

osa mite, luminosa, alata; ci sembra una farfalla, una colomba, o un'allodola che batterà l'ali.... canterà e volerà via. Ma non a

me. E pensando ad Andrea mi domando: che cosa posso f

cari

gio di Vallefuoco. Stasera Silvestri mi conduce a udire le po

ie quell

pre

L

stizia; sulle labbra non vi è più un riso ma un ?rictus?, e le occ

. .

con uno sguardo di fuoco e un sorriso di gelo. Mi disse che Cl

nto tempo

r

cuno che aspetta

fece lei colle

presi le

r se

na risata cinica. - Non voglio. V

chè?

lunghe diventano se

las

e donne e men

L

con lui. Ma qual'è la donna che

, per non perderlo, quando non lo si ama.... Mentire, ment

i con te per sempre!... oppure, dammi la morte! Fa ch'io piombi dal tuo abbraccio nel Nulla! - egli mi guarderebbe stupito con quei begli

va passione, l'esaltazione del desiderio, la dedi

ca

ldofredi a udire il concerto di musica boema. Tu sai

di

vi

ciò ti di

L

o le donne di correre di qua e

non andare, mi troverebbe geloso e

r m

a te piace può

dr

L

è lo strazio, è lo struggimento, è una fosca e fre

rsene, guardando il giornale. Poteva telefonarmi; accorrere, pro

tua, la sua aborrita e orrenda statua: ?

io la gente che si rassegna.

L

è terminato. è indubbiamente ci

dico sempre questo di og

à c

embra senza contestaz

ne sar

L

non posso più mentire. Non posso più sorridere colla Tigre che mi sbrana e

e mi lascerei scivolare giù in quell'argentea profondità? Dopo un breve attimo di terrore, di soffocazione, di disperata lotta, calerei

uel liquido e mobile frescore! oh, dolce se

e?... O allora..

L

per la Fontana Monumen

L

etto tut

o troppo. Soffro tro

'amo forse? non t'amo? -

zavo i capelli, mentre dentro la

fare! Che cosa vuoi che faccia? Io non ti capisco. Non so

pur io, - rispo

oi che lasciamo tutto? Vuoi venir via con me? Vuoi?... Vuoi che s

. .

io Dio! Vi

ano, dove nessuno ci conosce! V

gre è

L

est?. Part

uel ch

GG

L

elice! Come

ga con lui, della vita con lui, che mi

a e quasi non riesco a comprendere e a ricordare le turbolenti a

ranslucente e raggiante! - Indi ha soggiunto: - E perchè non lavorate? Perchè non scrivete più?... Badate che l'ingegno non è u

na donna non può scrivere se non è innamorata

fimero, evanescente, tra un amore che sta per tramontare e un amore che sta per nascere, in cui può fiorire

re? Creare un capol

non è un fiore da pu

L

e slanciarmi nell'avvenire. Ciò che da principio mi spaventava, mi pareva una follia quasi colpevole, quasi imperd

vada porto le mie due mani con me; porto con me i miei occhi e

ese nuovo, ignoto, vasto, generoso; lavorare, sostenuto

L

e tutto ciò che l'Italia rappresenta per me!

ero talvolta

L

inato.... o come un dio: già rimoto

do, meschino, dove ogni giorno s'incontrano le medesime persone, i medesimi pregiudizi, le me

co scorreranno tra me e quest

L

ebbrilmente alla sua statua, o corre in

Oldofredi che s'apre su un

e e donne ritte, donne vaganti per lunghi misteriosi corridoi o danzanti all'aperto sotto cieli verdastri

edi, non c'è altro di bello al mondo. L'Ar

L

che partivo. La loro disperazione è indescr

eva mia madre, - io vecchi

i pareva d'esse

L

orare; di scrive

cato da Oldofredi? Ma quale sarebbe ?l'amor

iamo al c

soprattutto sono due cos

bbandona, e lei muore. (Non è fors

lo? è cosa

l vino di coca, e delle pillole di fosforo. E tutti dovranno aiutarmi a trovare un titolo, un titolo s

dr

omani sera,

vi

L

la conoscevo. Veramente non rideva con me. Io andavo da lei

omi da lontano colla mano a

ea Galeazzi!

e tutte le acque dell'Atlant

UG

L

simo

are al nostro progetto? Mi credi dunque i

a passare l'estate nel loro castello di Revoire. Ma

iero è con

vi

'altra sera, ?Narciso? è quello che mi piace di

he ne

a promesso le

L

tua è

è pr

ù intimi ho g

uore è i

L

, Andrea!

te. Sarebbe la peggiore delle follie,

quanto sare

prima - pensa quanto soffriremmo tu ed io. T

a noi l'ora atroce del ri

amo mai saziarci l'uno dell'altro, mai guardarci abbastanza, mai parlarci abbastanza, ecco, ci irrompono dal cuore, ci

- ci trovassimo soli di fronte l'uno all'altra nella perpetua solitudine accoppi

n lo credi.

tutto ciò che ha formato fino ad oggi la tua esistenza: tua madre, tuo fratello,

o alla vietata gioia vogliono anche la decorosa rispettabilità; che pur non volendo rinunciare al piacere, non intendono derogare dal

mi disprezzerai!

frire. Non voglio, non voglio che tu so

o gioiosa, ti scrivevo delle lettere gioiose quando ero triste; e anch

verità è

non devi, che tu non

ea! Dimmi ch

vi

L

io soffro. Segu

gerti. Anche prima di

di

GL

L

ito.

ggiù, nel suo studio tetro

rchè ho sofferto? Per

capisco il

er Castel Révo

nche Ol

L

ire! Ecco: torno qual'ero; torn

d'angoscia, di tutta questa bufera che

. .

atua intitol

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