Gioia!
L
la sua partenza! Non ho trovato nulla nel mio cuore selvatico, nella mia gola inaridi
potessero essere delle crea
conosciut
n parla, canta. Non cammina,
finora rinchiuso in un sepolcreto di fam
gentil
rmetterei di offrirle il modello di una mia nuova statua
lche giorno il progettato viaggio
alea
L
vince chi fugge, E ch
co
rta. Il clima di ques
da ogni
na Al
L
o!...
vi
part
dr
L
dr
pa
vi
A
L
ata, mia
i sta
ti verrò
a vita e
dr
L
vino a
asp
vi
L
... Gi
tra parola n
altro no
dr
L
ado tra la gente come in un sogno, estatica
vi
L
vi
n mondo popolato di fanta
sento al mio collo la stretta delle tue mani, sento la fragranza del tuo respiro
L
dr
lla all'infuori di te può entrare in me o nel mio spirito. Posseduta in un senso quasi innatur
l momento in cui ti ritrovo mi
vi
L
tasi che si sprigiona da te? Ed io credevo che l'amore nella donna fosse una passione fosca e malinconic
L
me la mia letizia, la mia insensata, irragionevole giocondità?... Ed io c
uale sono - folle frivola felice? Sorridere e ridere, d
L
di, ridi
sultanza, questa fresca fe
dr
RI
L
, vicino a lui e alle sue sublimi opere d'arte. Beate, ah! beate quelle donne m
eata da lui, che aspetta d'essere dal
L
nattesa: il Comitato
re la ?Rassegnazione
te
L
ano obliqui sotto alle ciglia lunghe, che ne provo un senso quasi di vert
mento dell'infinito.... o del nulla; com
dile
ora ti
vi
L
. Mi pareva meno gaia e
r m
ò st
dr
L
gimento? questa inquie
e di non poter parlar più. La gola mi s
e quando sono con lui non ho voglia che d
L
o di eseguire una targa. Ha visto il modello di ?
termi
plo, la scruto; as
lta mi sembra che Viviana all
ezza
pirato. Così, anche da lontano, sento
u
dr
L
tutt'oggi n
nde e si spegne; io sono qui
e, macabre nella loro fissità; terribili e contronatura perchè
il suo lavoro lo assorbe,
ore! L'Arte! la nemica della d
ssi questo, non m
r m
la Donna migliore di tutte. Essa non ti tradirà e
ani,
vi
L
te
ciò che tu d
da tutte le altre donne. è per questo
tacco dal mio lav
u
dr
L
ia sembra basata sul contrattempo, come le note sincopate dei ?rag-times? o delle Danze Ungheresi di Brahms: quando l'uno
a, non appena ama, vuole il parossismo
ui, ecco svanire la mia gaiezza, spegnersi la mia giocondità ed io non sono più quella che egli ha amato. Sono cupa, fosca, esig
osa mite, luminosa, alata; ci sembra una farfalla, una colomba, o un'allodola che batterà l'ali.... canterà e volerà via. Ma non a
me. E pensando ad Andrea mi domando: che cosa posso f
cari
gio di Vallefuoco. Stasera Silvestri mi conduce a udire le po
ie quell
pre
L
stizia; sulle labbra non vi è più un riso ma un ?rictus?, e le occ
. .
con uno sguardo di fuoco e un sorriso di gelo. Mi disse che Cl
nto tempo
r
cuno che aspetta
fece lei colle
presi le
r se
na risata cinica. - Non voglio. V
chè?
lunghe diventano se
las
e donne e men
L
con lui. Ma qual'è la donna che
, per non perderlo, quando non lo si ama.... Mentire, ment
i con te per sempre!... oppure, dammi la morte! Fa ch'io piombi dal tuo abbraccio nel Nulla! - egli mi guarderebbe stupito con quei begli
va passione, l'esaltazione del desiderio, la dedi
ca
ldofredi a udire il concerto di musica boema. Tu sai
di
vi
ciò ti di
L
o le donne di correre di qua e
non andare, mi troverebbe geloso e
r m
a te piace può
dr
L
è lo strazio, è lo struggimento, è una fosca e fre
rsene, guardando il giornale. Poteva telefonarmi; accorrere, pro
tua, la sua aborrita e orrenda statua: ?
io la gente che si rassegna.
L
è terminato. è indubbiamente ci
dico sempre questo di og
à c
embra senza contestaz
ne sar
L
non posso più mentire. Non posso più sorridere colla Tigre che mi sbrana e
e mi lascerei scivolare giù in quell'argentea profondità? Dopo un breve attimo di terrore, di soffocazione, di disperata lotta, calerei
uel liquido e mobile frescore! oh, dolce se
e?... O allora..
L
per la Fontana Monumen
L
etto tut
o troppo. Soffro tro
'amo forse? non t'amo? -
zavo i capelli, mentre dentro la
fare! Che cosa vuoi che faccia? Io non ti capisco. Non so
pur io, - rispo
oi che lasciamo tutto? Vuoi venir via con me? Vuoi?... Vuoi che s
. .
io Dio! Vi
ano, dove nessuno ci conosce! V
gre è
L
est?. Part
uel ch
GG
L
elice! Come
ga con lui, della vita con lui, che mi
a e quasi non riesco a comprendere e a ricordare le turbolenti a
ranslucente e raggiante! - Indi ha soggiunto: - E perchè non lavorate? Perchè non scrivete più?... Badate che l'ingegno non è u
na donna non può scrivere se non è innamorata
fimero, evanescente, tra un amore che sta per tramontare e un amore che sta per nascere, in cui può fiorire
re? Creare un capol
non è un fiore da pu
L
e slanciarmi nell'avvenire. Ciò che da principio mi spaventava, mi pareva una follia quasi colpevole, quasi imperd
vada porto le mie due mani con me; porto con me i miei occhi e
ese nuovo, ignoto, vasto, generoso; lavorare, sostenuto
L
e tutto ciò che l'Italia rappresenta per me!
ero talvolta
L
inato.... o come un dio: già rimoto
do, meschino, dove ogni giorno s'incontrano le medesime persone, i medesimi pregiudizi, le me
co scorreranno tra me e quest
L
ebbrilmente alla sua statua, o corre in
Oldofredi che s'apre su un
e e donne ritte, donne vaganti per lunghi misteriosi corridoi o danzanti all'aperto sotto cieli verdastri
edi, non c'è altro di bello al mondo. L'Ar
L
che partivo. La loro disperazione è indescr
eva mia madre, - io vecchi
i pareva d'esse
L
orare; di scrive
cato da Oldofredi? Ma quale sarebbe ?l'amor
iamo al c
soprattutto sono due cos
bbandona, e lei muore. (Non è fors
lo? è cosa
l vino di coca, e delle pillole di fosforo. E tutti dovranno aiutarmi a trovare un titolo, un titolo s
dr
omani sera,
vi
L
la conoscevo. Veramente non rideva con me. Io andavo da lei
omi da lontano colla mano a
ea Galeazzi!
e tutte le acque dell'Atlant
UG
L
simo
are al nostro progetto? Mi credi dunque i
a passare l'estate nel loro castello di Revoire. Ma
iero è con
vi
'altra sera, ?Narciso? è quello che mi piace di
he ne
a promesso le
L
tua è
è pr
ù intimi ho g
uore è i
L
, Andrea!
te. Sarebbe la peggiore delle follie,
quanto sare
prima - pensa quanto soffriremmo tu ed io. T
a noi l'ora atroce del ri
amo mai saziarci l'uno dell'altro, mai guardarci abbastanza, mai parlarci abbastanza, ecco, ci irrompono dal cuore, ci
- ci trovassimo soli di fronte l'uno all'altra nella perpetua solitudine accoppi
n lo credi.
tutto ciò che ha formato fino ad oggi la tua esistenza: tua madre, tuo fratello,
o alla vietata gioia vogliono anche la decorosa rispettabilità; che pur non volendo rinunciare al piacere, non intendono derogare dal
mi disprezzerai!
frire. Non voglio, non voglio che tu so
o gioiosa, ti scrivevo delle lettere gioiose quando ero triste; e anch
verità è
non devi, che tu non
ea! Dimmi ch
vi
L
io soffro. Segu
gerti. Anche prima di
di
GL
L
ito.
ggiù, nel suo studio tetro
rchè ho sofferto? Per
capisco il
er Castel Révo
nche Ol
L
ire! Ecco: torno qual'ero; torn
d'angoscia, di tutta questa bufera che
. .
atua intitol