La Signorina
gli del
era già inteso prima per lettera. L'avvocato sborsa un migliaio di lirette tutto compreso, a nome del suo cliente, il cavalier Francesco Roero: cinquecento, per il ritir
Canzi, si ritengono, colle mille lire, pienamente soddisfatti. Non hanno, nè avranno
anche gentilmente tutte le informazioni e
egolarmente riconosciuta dal Savoldi; ha
dovinare il resto con un sospiro; quindi
fatta far io di commissione, a prezzi ridotti, alla fabbrica dei bebè Jumeau!...? Era un povero giovine disorientato e stonato!... Non il sentimento della famiglia; nessun rispetto alla società, alle istituzioni; non un principio, almeno, di un culto o di una religione qualsiasi, ma
te, l'Olivieri, onde meglio rassicurarlo, gli promette di scrivere al console italiano a Ne
ai in regola anche per tutti i ca
aziato l'amico, - sai che adesso Lulù comincia a non far più
nipote di Giovanni, che il Roero ha
a, Lulù mi ha visto uscir
o! - L'avvocato r
quieto vivere del Roero. In pochi giorni ella ha finito per entrare, spadroneggiando, nella sua vita, per riempire
'ultimo pisolo e alla lettura della Lombardia e della Perseveranza per lasciarsi spettinare e pettinare e arricciare i baffi da Lulù. E tutte le mattine, immancabilmente, si ripete il so
no...
Titi h
na...
onis
te su casa sotto la scrivania; vi apre il salotto e la sal
avvocato al Roero. - Comi
futuro indefinito. Quando poi fa i capricci e ricomincia ancora col ?mio papà, voglio il mio papà?, la fo star zitta minacciandola di co
era p
o per alcuni istanti s
ricorda tutto, che vede tutto, alla quale non sfugge una parola,
osso. Col gelato, Lulù comincia a volere anche il papà e
stato un po' di pericolo, ma poi la vanità
promesso... belle scarpi
che il t
.. Scarpine mio papà! Più be
ste che hai, bisogna cambiarle. Sono rotte
i piedini, si lascia mettere le scarpette nuove e dopo, compiacendosene, rimane un pezzo se
a un tratto all'Oliv
a Eugenia, ha
a sei libero,
sempre libero,
e si va insieme dalla sig
he non dispi
per
aestra, l'educatrice, l'istit
pensa fra sè il Roero. - Allo
ulio, e lo vuol pregare - è questo che più preme - di recarsi dalla baronessa col pretesto di sapere che cosa dice di lui, o inventa con
a civetta insopportabile!... Ma come vorreb
tuale; ed anche il Roero è già p
essun costo lasciarmi alzare! Mi ha strappato i capelli, mi ha rintontito a fur
i: hai proprio trova
giorno, fin dal primo momento,
e a suo modo. Le bambine, caro mio, sanno metter
ra Eugenia
o al cors
a piedi.
o prende a brac
sa... e chiederti forse anche un favore. Ma
un'occhiata, poi r
onessa!... Prometto il
io Arcolei a farmi la predica, a darm
Stefania non te l'ha fatta lei
a Arcolei - te l'ho detto? - da q
mai la baronessa
e tutto! Ha un servizio
un'altra occhi
e in c
ella casa, e non ci
linda... o gelo
mi secco, mi
a Fáni, verissimo, ma per certi suoi calcoli che o
veva pensato, ?finirà col
smania, colla febbre sente ancora quel bacio... il tremito delle labbra, quella carezza d
Tornerà!
rnar lei, ha ma
o Francesco per un braccio, - che cosa
lia, non si sa di chi!? Mi ha detto, quasi mi ha imposto di mettere Lulù in collegio, in qualche istituto femminile. Figurati! una bimba che non avrà più di cinque anni! ?Fatela istruire, fatela educar
un momento su due
parlar
anto
lama l'avvocato con una risatina ironica. - La baronessa fa di tutto per nobilitarti, per renderti, almeno all'aspetto, somigliante al marchese Estensi e al conte Faraggiola, e tu continui
credi che donna Stefa
o. Suppong
oero con impeto, arrossendo d
inge comicamente i
oo?
liene faccio un merito, - non
è un'esagerazi
è non h
anzi, che amano di più! E il cuore, precisamente, che spesso spess
secreta colla baronessa e che abbia in odio tutti gl'innamorati. Presto però s'accorge d'
hiedere qualche cosa, un
ponde; ha un mus
in c
i, dunque? Che
chiederti, c'entra app
sta volta, che ra
ro con
i, suo marito... e compagnia! Rinuncio all'impresa! Pure, soltanto per curiosità ed anche per regolarmi all'occorrenza, vorrei sapere che cosa dicono di me, o stanno inventando sul
?... C
mandar qualcheduno a tastar terreno! Non avrebbe più bisogno di me!... Ma allora se c'è tempo, finchè c'è tempo, bisogna salvarlo! Tentare di salvar
volta... non poss
'io, come te, non vado più
go interrogando cogli occhi l'Olivieri che lentament
nch
on me ne son
a tuono, senza fulmine!... Al primo indizio del te
nna St
un bel giovane. E tu... tu, amico mio, se appena puoi, se sei ancora a tempo, ascolta il mio consiglio, scappa scappa a tua volta, scappa come il vento, scappa, scappa a costo di dar la testa nel muro! Meglio rompersi il naso, che rompersi il collo! Qu
Sicuro!...
nche l'Olivieri c'è cascato... e
essa confessione così straordinaria la Fáni diventa più viva che mai, più viva e più bella
o osserva
no dopo che liberazione! Coraggio! Coraggio, poeta! - Gli batte colla mano amichevolmente sopra una s
guardarsi
.. che amano a
mano il Municipio, amano tutte ad occhi aperti! Anche nell'estasi dell'abbandono, esse non chiudono gli occhi, non li socchiudono nemmeno: la loro pupilla è sempre lì, fissa su di te, vigile, diffidente, scrutatrice. Persino il bacio! Ti danno anche il primo bacio cogli
ide appena scr
perdona tutto facilmente a chi sa farlo ridere alle spalle di qualcheduno, ed essa riesce a mantenersi a galla in mezzo alla pubblica stima, facendolo ridere alle sp
ssa inquiet
chiameranno, spe
iamano Fran
imo? Perchè Fr
Estensi, Emanuele secondo, e il Faraggiola, Carlo terzo. S
Potrei dare
mille, che diventano tutti, come, quando le
ndere all'Olivieri, che parla così per dispetto, per rabbia, perchè... ha fatto f
ma a un tratto, pieno di stizza, -
o detto. Attraversiamo i
nza essere riuscito ancora a persuaderlo, a convincerlo e perci
la stessa faccia, l'uomo di talento e l'imbecille! Sei ancora a tempo? - L'Olivieri obbliga il Roero a voltarsi, ad alzare il capo, a guardarlo. - Sei ancora a tempo? In tal caso via, via di corsa; salvati perchè il pericolo è imminente!... Hai già il taglio dei capelli e del paltò; hai già le cravatte come Emanuele secondo e Carlo terzo! E bada, Francesco mio, se non ti salvi, il ridicolo non peserà soltanto su di te, ma anche, e più, sulla tua arte. La sera in cui si darà l'Arianna, il pubb
nelle tasche del paltò, continua a rod
lla spalla, per tirarselo più vi
mpagnuolo umile, gran lavoratore, al quale devi la tua bella, ingenua onestà, così piena di scrupoli... borghesi, come deve, invece, la baronessa Stefania, la sua smania d'intrighi e di prepotenze, alle sue matrone del Regno Italico e a' suoi ciambellani di Casa d'Austria. Le rivoluzioni son rimaste alla superfice, e poi non sono state fatte per distruggere gli stemmi, ma per darne a chi ne desidera. I pregiudizi sono sempre gli stessi; le due razze, rivali, sono sempre di fronte: quella della baroness
gnora Eugenia: l'avvocato si fe
, il parlare, colla speranza di poter convincere, è anc
tanto calore, a tanta effusio
e. Fuggire c
ia ti raggiunge e vuole, essa, con tutte le mie chiacchiere, non
idea buttata lì, quasi per ischerzo, e a poco a p
Chi mai potrà sapere se sono stato proprio io a fuggire, o se, invece, non