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La Signorina

Chapter 7 No.7

Word Count: 3405    |    Released on: 06/12/2017

gli del

era già inteso prima per lettera. L'avvocato sborsa un migliaio di lirette tutto compreso, a nome del suo cliente, il cavalier Francesco Roero: cinquecento, per il ritir

Canzi, si ritengono, colle mille lire, pienamente soddisfatti. Non hanno, nè avranno

anche gentilmente tutte le informazioni e

egolarmente riconosciuta dal Savoldi; ha

dovinare il resto con un sospiro; quindi

fatta far io di commissione, a prezzi ridotti, alla fabbrica dei bebè Jumeau!...? Era un povero giovine disorientato e stonato!... Non il sentimento della famiglia; nessun rispetto alla società, alle istituzioni; non un principio, almeno, di un culto o di una religione qualsiasi, ma

te, l'Olivieri, onde meglio rassicurarlo, gli promette di scrivere al console italiano a Ne

ai in regola anche per tutti i ca

aziato l'amico, - sai che adesso Lulù comincia a non far più

nipote di Giovanni, che il Roero ha

a, Lulù mi ha visto uscir

o! - L'avvocato r

quieto vivere del Roero. In pochi giorni ella ha finito per entrare, spadroneggiando, nella sua vita, per riempire

'ultimo pisolo e alla lettura della Lombardia e della Perseveranza per lasciarsi spettinare e pettinare e arricciare i baffi da Lulù. E tutte le mattine, immancabilmente, si ripete il so

no...

Titi h

na...

onis

te su casa sotto la scrivania; vi apre il salotto e la sal

avvocato al Roero. - Comi

futuro indefinito. Quando poi fa i capricci e ricomincia ancora col ?mio papà, voglio il mio papà?, la fo star zitta minacciandola di co

era p

o per alcuni istanti s

ricorda tutto, che vede tutto, alla quale non sfugge una parola,

osso. Col gelato, Lulù comincia a volere anche il papà e

stato un po' di pericolo, ma poi la vanità

promesso... belle scarpi

che il t

.. Scarpine mio papà! Più be

ste che hai, bisogna cambiarle. Sono rotte

i piedini, si lascia mettere le scarpette nuove e dopo, compiacendosene, rimane un pezzo se

a un tratto all'Oliv

a Eugenia, ha

a sei libero,

sempre libero,

e si va insieme dalla sig

he non dispi

per

aestra, l'educatrice, l'istit

pensa fra sè il Roero. - Allo

ulio, e lo vuol pregare - è questo che più preme - di recarsi dalla baronessa col pretesto di sapere che cosa dice di lui, o inventa con

a civetta insopportabile!... Ma come vorreb

tuale; ed anche il Roero è già p

essun costo lasciarmi alzare! Mi ha strappato i capelli, mi ha rintontito a fur

i: hai proprio trova

giorno, fin dal primo momento,

e a suo modo. Le bambine, caro mio, sanno metter

ra Eugenia

o al cors

a piedi.

o prende a brac

sa... e chiederti forse anche un favore. Ma

un'occhiata, poi r

onessa!... Prometto il

io Arcolei a farmi la predica, a darm

Stefania non te l'ha fatta lei

a Arcolei - te l'ho detto? - da q

mai la baronessa

e tutto! Ha un servizio

un'altra occhi

e in c

ella casa, e non ci

linda... o gelo

mi secco, mi

a Fáni, verissimo, ma per certi suoi calcoli che o

veva pensato, ?finirà col

smania, colla febbre sente ancora quel bacio... il tremito delle labbra, quella carezza d

Tornerà!

rnar lei, ha ma

o Francesco per un braccio, - che cosa

lia, non si sa di chi!? Mi ha detto, quasi mi ha imposto di mettere Lulù in collegio, in qualche istituto femminile. Figurati! una bimba che non avrà più di cinque anni! ?Fatela istruire, fatela educar

un momento su due

parlar

anto

lama l'avvocato con una risatina ironica. - La baronessa fa di tutto per nobilitarti, per renderti, almeno all'aspetto, somigliante al marchese Estensi e al conte Faraggiola, e tu continui

credi che donna Stefa

o. Suppong

oero con impeto, arrossendo d

inge comicamente i

oo?

liene faccio un merito, - non

è un'esagerazi

è non h

anzi, che amano di più! E il cuore, precisamente, che spesso spess

secreta colla baronessa e che abbia in odio tutti gl'innamorati. Presto però s'accorge d'

hiedere qualche cosa, un

ponde; ha un mus

in c

i, dunque? Che

chiederti, c'entra app

sta volta, che ra

ro con

i, suo marito... e compagnia! Rinuncio all'impresa! Pure, soltanto per curiosità ed anche per regolarmi all'occorrenza, vorrei sapere che cosa dicono di me, o stanno inventando sul

?... C

mandar qualcheduno a tastar terreno! Non avrebbe più bisogno di me!... Ma allora se c'è tempo, finchè c'è tempo, bisogna salvarlo! Tentare di salvar

volta... non poss

'io, come te, non vado più

go interrogando cogli occhi l'Olivieri che lentament

nch

on me ne son

a tuono, senza fulmine!... Al primo indizio del te

nna St

un bel giovane. E tu... tu, amico mio, se appena puoi, se sei ancora a tempo, ascolta il mio consiglio, scappa scappa a tua volta, scappa come il vento, scappa, scappa a costo di dar la testa nel muro! Meglio rompersi il naso, che rompersi il collo! Qu

Sicuro!...

nche l'Olivieri c'è cascato... e

essa confessione così straordinaria la Fáni diventa più viva che mai, più viva e più bella

o osserva

no dopo che liberazione! Coraggio! Coraggio, poeta! - Gli batte colla mano amichevolmente sopra una s

guardarsi

.. che amano a

mano il Municipio, amano tutte ad occhi aperti! Anche nell'estasi dell'abbandono, esse non chiudono gli occhi, non li socchiudono nemmeno: la loro pupilla è sempre lì, fissa su di te, vigile, diffidente, scrutatrice. Persino il bacio! Ti danno anche il primo bacio cogli

ide appena scr

perdona tutto facilmente a chi sa farlo ridere alle spalle di qualcheduno, ed essa riesce a mantenersi a galla in mezzo alla pubblica stima, facendolo ridere alle sp

ssa inquiet

chiameranno, spe

iamano Fran

imo? Perchè Fr

Estensi, Emanuele secondo, e il Faraggiola, Carlo terzo. S

Potrei dare

mille, che diventano tutti, come, quando le

ndere all'Olivieri, che parla così per dispetto, per rabbia, perchè... ha fatto f

ma a un tratto, pieno di stizza, -

o detto. Attraversiamo i

nza essere riuscito ancora a persuaderlo, a convincerlo e perci

la stessa faccia, l'uomo di talento e l'imbecille! Sei ancora a tempo? - L'Olivieri obbliga il Roero a voltarsi, ad alzare il capo, a guardarlo. - Sei ancora a tempo? In tal caso via, via di corsa; salvati perchè il pericolo è imminente!... Hai già il taglio dei capelli e del paltò; hai già le cravatte come Emanuele secondo e Carlo terzo! E bada, Francesco mio, se non ti salvi, il ridicolo non peserà soltanto su di te, ma anche, e più, sulla tua arte. La sera in cui si darà l'Arianna, il pubb

nelle tasche del paltò, continua a rod

lla spalla, per tirarselo più vi

mpagnuolo umile, gran lavoratore, al quale devi la tua bella, ingenua onestà, così piena di scrupoli... borghesi, come deve, invece, la baronessa Stefania, la sua smania d'intrighi e di prepotenze, alle sue matrone del Regno Italico e a' suoi ciambellani di Casa d'Austria. Le rivoluzioni son rimaste alla superfice, e poi non sono state fatte per distruggere gli stemmi, ma per darne a chi ne desidera. I pregiudizi sono sempre gli stessi; le due razze, rivali, sono sempre di fronte: quella della baroness

gnora Eugenia: l'avvocato si fe

, il parlare, colla speranza di poter convincere, è anc

tanto calore, a tanta effusio

e. Fuggire c

ia ti raggiunge e vuole, essa, con tutte le mie chiacchiere, non

idea buttata lì, quasi per ischerzo, e a poco a p

Chi mai potrà sapere se sono stato proprio io a fuggire, o se, invece, non

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