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La Signorina

Chapter 8 No.8

Word Count: 3122    |    Released on: 06/12/2017

nora E

a, eppure, dicono i suoi amici, la signora Eugenia non è mai stata tanto bella! Ha incominciato prestissimo a incanutire e ciò, invece di nuocere, le ha giovato: a trent'anni pareva si fosse incipriata per sembrar più giovine; adesso i suoi magnifici capelli bianchi,

icascano sulla fronte e giù dalla nuca, quasi sulle spalle e mostra, compiacendosene, le sue mani lunghe e morbide, senza anelli, ma colle unghie a mandorla, che brillano lucentissime. I suoi capelli, le sue mani e il piedino, ecco tutte le vanità della signora Eugenia. Un paio di stivaletti del B

de politiche, e rimasta ancora giovanissima, orfana e sola, la signorina Eugenia ha dovuto cominciare ben presto a guadagnarsi il suo pane, non sempre fr

rentela, ma la signora Eugenia, conservandosi tuttavia nei rapporti della migliore amicizia, non ha mai voluto ricever

sempre

tto sofferto per la libertà, ed io, per ciò, ho

in quella bella, in quella coraggiosa fanciulla non c'è superbia nè alterigia, ma fierezza d'animo e dignità di vita, che il suo non è capriccio, non è leggerezza, ma invece un vero,

cciuole, inviti al teatro, ma di proposito ella non accetta altro che alla d

tutt'altro! La sua cameretta sola vede qualche lacrima - per la mamma, per la sua povera mamma specialmente, - ma fuori ella è sem

a risposta pronta per chi l'ammir

i non è una disgrazia l'esser poveri! An

e ha già dato.... E la signora Eugenia, benedetta nella sua forza, nel suo coraggio, nel

i ha finito poi col trovarsi davvero soddisfatta e felice del proprio stato. Apprez

il primo vaso di garofani, - veramente magnifico! - che potè comperarsi dinanzi alla chiesa di

. Era questa la sua idea, il suo sogno, ciò che sentiva di poter far meglio: la maestra ai bambini e alle bambine. E fu contentissima quando, per la prima volta,

e tre stanzette, colla sua donna di servizio, per un paio d'ore tutte le mattine, colla sua buona zuppa di vero brodo, la sua aletta di pollo, le sue quattro castagne d'inverno, le sue quattro ciliege l'estate, la sua tazza di squisito caffè e il balconcino pieno di garofani e di girani, la signora

era mamma li ha sempre comperat

un gran vuoto nella vita e nel cuore: non ha più d'intorno la sua folla di bambini! E ciò ess

pi e ridenti, che gran rimpianto per il suo cuore! E che ango

izio; era un supplizio la lunga strada fangosa, deserta col vento che soffiava frizzante, che gelava il naso e tagliava le labbra, ma poi arrivata là in mezzo alla scuol

sa della grande importanza, de

ugenia pensa

nti; siamo noi, povere maestrine, che formiamo la loro coscienza e il loro cuore. I bambini nascono tutti buoni, ed è colpa

questi la signora Eugenia si sforzava di insegnare non soltanto la calma e la bontà, ma alt

ua piccola casetta, appunto perchè è tanto piccola, sta tutta dentro, nel suo cuore. Se non fosse così buona e se non sapesse di far piacere a chi la invita, rinuncerebbe subito anche ai grandi

i un'altra volta le mani, a lucidarsi le unghie, poi torna nel salottino, si guarda nello specchio della caminiera e si aggiusta i capelli. Da giovane, la signora Eugenia non ci a

a far la civetta e che cominci

azione di un giovine letterato alla moda, e la signora Eugenia ha semp

rologio di bronzo della scri

a venire! - Bisb

una poltroncina, ch'era un po' fuori di posto sotto la finestra... Torna dinanzi allo specchio della caminiera e r

o si sente suo

cco

Eugenia cor

he con questo freddo una buona tazza

a signora Eugenia! - L'Olivi

caffè! Straor

senza un attimo d'imbarazzo o di sus

ino, parlando, ridendo, come f

lascia deporre diventando seria per non distrarsi nel misurare il tempo dovuto, poi lo versa adagio, fumante, nelle t

ina, riempiendo le tazze soltanto fino all'orlo dora

con l'amico, facendogli poi ammirare, sempre per far la cor

ttine!... Tutto qui, del resto, guardati attorno e vedrai, tutto è di buon gusto, tutto è bello, simpatico, elegante, cominciando dalla pad

sto. Comprende benissimo che l'Olivieri le fa tutti quei complimenti per fa

o, di tant

ato! Non scherziamo troppo! Un

vieri indica a Francesco la bocca ancora fresca e bella colle due fil

vado nel gran mondo! Una volta la settimana e basta. Se no, ci si fa l'abitudine e non c'è

la mano in tasca e leva l'astuccio delle

suo amico: dò io il cattivo esempio

sigaretta, accende un cerino e

di fumo, - l'avverto per l'avvenire: la sigaretta è un

te le ho offerto una scatoletta di

è già un regalo. I

isce per essere in lei

one, via! - co

ge draconiana e uguale per tutti: regali, niente! Ma, invece, la tassa di una sigaretta ogni volta che incontro un amico, questo sì, e non si scappa! E badiamo ve'! Anche incontrandomi per la stra

ice, feli

e diventa quasi affettuosa. - Il signor Olivieri mi ha detto che avrò la fortuna di vederla spessissimo; ch'ella avrebbe l'intenzione d'associarmi ad un'o

incerità di quelle parole. Egli ha dimenticato in quella improvvisa e nuova

alzano insieme per levargliela di mano. Il Roero arriva primo e pre

sedersi, accanto al

sentiva malinconica e che soffriva di nostalgia non vedendo

ina si ch

, Lulù sola, le assicuro, dà

rva la signora Eugenia; - trovare il modo d

guri, la conqui

n convinzione. - Lulù farà con lei, c

no dimenticata e mi vogliono bene ancora!... C'è tanta bontà nei bambini! E il nostro studio deve consistere appunto nel conservarla, nel coltivarla, nell'aumentare questa bon

siasmo. Si avvicina col viso al Roero per meglio fissarlo ne

to niente di suo. Sarebbe mai uno scrittore di quelli che adoperano l'inchiostro nero?... Un naturalista, un p

erc

a e nell'anima, nella creatura e nelle cose!... Dio, Dio! Senza accorgermene, mi son messa a far la predica! Sarà stato il mio caffè troppo forte!... Del resto, bisogna compatirmi. Sono vecchia e naturalmente le

e e delle sue antipatie, della sua prontezza d'ingegno, della sua g

ugenia sarebbe andata quel giorno

ugenia parla di religione e di grammatica, dei verbi e della divisione, di libri di testo e di penne

a conoscermi. Se me la faccio condur qui subito, vedendo un viso nuovo e trovandosi in un

prima offre un'altra sigaretta alla signora Eug

o. Molti ne riconosce, ma uno lo colpisce singolarmente. è una piccola miniatura, certo

la miniatura? è un lavoro di fantasia? è disegnato con un

Risponde la signora

to?... Davv

villanti dal piacere, stende la mano al Roero, e gli

iacere più grande! è tanto bella

aveva detto ?la mia mamma? con l'istessa espressione

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