L'Innocente

soffrire. In certe ore di completo abbandono tutto si dileguava, si distendeva, si fondeva, si immergeva nella fluidità originale, diveniva irricon

un giuoco di minime azioni e di minime reazioni istantanee che fremevano in infinite ripercussioni; e ciascuna di queste ripercussioni incalcolabili si

fisiche. D'avanti a un arbusto fiorito, d'avanti a un ramo coperto di minute gemme, d'avanti a un rampollo nato su un vecchio tronco quasi estinto, d'a

buona brezza selvaggia. Aveva allora ventisette anni Federico; aveva vissuto quasi sempre nella campagna, d'una vita sobria e laboriosa; pareva portare i

cascine erano in un ordine perfetto. Spesso, nel cammino, egli s'arrestava per osservare una pianta. Le sue mani virili erano di una delicatezza estrema quando toccavano le piccole foglie verdi in cima ai rametti novelli. Talvolta passavamo attraverso un frutteto. I peschi, i peri, i meli, i ciliegi, i prugni, g

l pensile tesoro futuro,

vedrai

corre tra il fiore e il frutto. "Prima che io abbia manifestato il mio proposito, a mio fratello par già naturale che io rimanga omai qui, nella campagna, con lui, con nostra madre; poiché egli dice che io vedrò i frutti dei suoi alberi. Egli è sicuro che io li vedrò! Dunque è proprio vero che è ricominciata una vita nuova per me, e che questo sentimento ch'io ho dentro di me n

igurandomi lo spazio che mi divideva dal mondo oscuro dove io avevo tanto sofferto e di dolori tanto cattivi. Una paura indefinita mi stringeva ancora, talvolta, e mi faceva cercare con s

i più corso il pericolo di smarrirmi, poiché egli conosceva la via diritta e camminava per quella con un passo infallibile; ed egli anche aveva il braccio possente e mi avrebbe difeso. Era l'uomo esemplare: buono, forte, sagace. Nulla per me uguagl

io lo chiamai un g

ndo di tutto il corpo gli astanti; e il suo gesto calmo dimostrava la semplicità delle sue parole. Uomini vecchi incanutiti nella saggezza, uomini maturi già prossimi al limitare della vecchiaia ascoltavano quel giovine

licenziò i suoi uomini per venirmi incontro. All

lla Gleb

ola, da un bruco, da una formica una piccola foglia. Un giorno, senza badarci, camminando, battevo le erbe con la punta del bastone; e le teneri cime verdi recise ad ogni colpo s'involavano. Egli ne soffriva pe

fiorito, sorpresi nelli occhi di Federico un'ombra di

dispi

ise a rid

. Spoglia pure

frattura umida di linfa aveva un aspetto di cosa dolente; e quei fiori esili, un po' carnicini, un po' bianchi, s

d attenuare la crudezza

r Giu

e fibrille vive, dista