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L'Innocente

Chapter 3 No.3

Word Count: 1602    |    Released on: 04/12/2017

tai a Giuliana, ma mol

di doni floreali. Un

pine albe, incontrai n

accaldato, agitato da

and

è Giu

stanze,-ella ri

aversai il corridoio, entrai fr

Giuliana!

ro con grandi feste, rallegrate all

arono-la mamma è qui,

en

e; mi trovai alla presenza di Giuliana sorrid

ua

sclamò, chinandosi sul

i suoi capelli erano mal trattenuti dalle forcine; le coprivano la nuca, le nascondevano gli orecchi, in dense matass

rti-io le dissi.-G

o spirito, vago, il ricordo di un giorno lontanissimo in cui ella mi aveva baciate le mani scalfite dalle spine e aveva voluto suggere le stille di san

isse una tal fiducia; ma ero sicuro che Giuliana si sarebbe ridonata a me, così, o prima o poi, con un solo

a apparve sul suo volto troppo bian

eglio, da che sei qui?-

-ella rispose.

t

o già guari

è v

parola che le saliva alle labbra, per pronunziarne una diversa. Inoltre, la sua voce era, se si può dir così, più feminile; aveva perduta la primitiva fermezza e una parte di sonorità; s'era velata come quel

avevano dato tanti spasimi, sembravano esauste. La potenza delle facoltà inquiete pareva distrutta. Innumerevoli sensazioni, innumerevoli sentimenti di quel tempo mi riescono ora incomprensibili,

na che egli aveva con tanto ardore cercata. Tremava di speranza il giovine, mentre la donna gli sorrideva da vicino. Ma un velo rendeva intangibile la don

iuliana. Io sentivo che qualche cosa, inconoscibile, manteneva ancora tra lei e me l'intervallo. Ma, nel tempo med

'un tessuto chiaro, un po' invecchiato, a fiorami assai sbiadit

se, trop

dore. Dà alla tes

finestra per apri

chiama m

rnante

ate questi fiori nella

vasi. Badate d

Rimanemmo soli. Ella andò ancora verso la finestra;

dis

sa da fare? Vuo

Raccontami la tua passeggiata

mpiva d'ombra, specialmente nel cavo degli occhi; ma i capelli, ricevendo in sommo la luce, formavano una esigua aureola; gli omeri anche in sommo si rischiaravano. Un piede, su cui più premeva il peso del corpo, avanzava l'estremità della veste, mostrando un po

inea, io rividi in lei la donna desiderabile e nel mio san

tudine in lei si fece palese. Io pensai con un'acuta ansietà ulteriore: "Se ardissi? Se m'avanzassi fino a lei e la prendessi fra le mie braccia?

e contigue le voci di

indis

mie fibre più tenere, la rifioritura de' miei sogni più gentili, la profondità del mio sentimento nuovo, la tenacità della mia speranza. Pensai che non avrei avuto il tempo di raccontarle i minuti episodii recenti, quelle piccole confessioni ingenue, deliziose all'orecchio della donna che ama, fresche di verità, più persuasive di qualunque eloquenza. Io dovevo infatti riuscire a persuaderla d'una grande e forse per lei incredibile cosa, dopo tante delusioni: riuscire a persuaderla che questo mio ritorno

i di Maria, di Natalia e di Edith, indistinte. Il profumo delle spine albe era vanito. Le tende che pendevano dall'arco de

cca libera. L'irrequietudine di quella ciocca scura, un po' lionata, ove anzi qualche filo alla luce diveniva oro su quella terapia pallida come un'osti

a mano per ravviare quella ciocca; e le mie dita tremanti di su i capelli sfi

un sussulto, volgendomi uno sguard

tendosi seguire, diede qualche

questo, Giuliana?-e

bito

ono ancora deg

nella camera, verso la madre, gridando di gioia; e, l'una dopo l'altra, le s'appesero al collo e le copri

Badiola pareva invasa dal fremito del bronzo.

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